SOTTO CHIAVE torna in scena

Domenica 1 ottobre 2023 ore 20:45, presso il Teatro tenda di via Friuli, Martellago (VE) – Sagra del Rosario

Ingresso: offerta libera

Era il 6 marzo del 2010 quando, vincitori del Premio Internazionale Arte Laguna, presentammo all’Arsenale di Venezia il primo studio di “SOTTO CHIAVE”.

SOTTO CHIAVE, Primo spettacolo del Teatro dei Dis-occupati, liberamente tratto da un’opera di J.R. Wilcock, provato tra le mura del nostro monolocale romano e sotto gli occhi di di Andrea, appena nato.  Vinse successivamente il Premio Cantieri Opera Prima, nel Dicembre dello stesso anno, in giuria: Pippo Di Marca, Marco Palladini, Attilio Scarpellini, Mariateresa Surianello.

L’ultima replica di SOTTO CHIAVE, prima del trasferimento in Veneto, è stata il 3 Febbraio 2018 presso lo Spazio Rimediato a L’Aquila.

Permetteteci di condividere con voi l’entusiasmo e la gratitudine alla comunità di Martellago (HammerLake, come ci piace chiamarlo), dove viviamo da cinque anni e con la quale abbiamo condiviso questo trasferimento, un nuovo inizio, fatto anche di  paure,  fatiche, Covid. Ma anche di una ripresa dopo anni difficili, condivisione ed aggregazione: feste, sagre, pedalate a Pasquetta, grigliate, aperitivi e tanto altro.

Anche se non sono stati 5 anni facili, abbiamo trovato una comunità che ci ha accolto, ascoltato, coinvolto, supportato e ringraziato anche per le piccole cose che siamo riusciti a dare. Questo per noi è stato vitale e ci ha dato la forza di andare avanti, lontani da Roma, dai parenti, dai nostri allievi, dagli amici lontani e dal nostro TEATRO. Siamo rimasti uniti e ci siamo uniti ad una nuova collettività, divenendone parte ogni giorno di più.

Quando ci hanno proposto di tornare in scena con uno spettacolo, dopo qualche perplessità dovuta agli anni trascorsi, la scelta di SOTTO CHIAVE ci è sembrata quella più giusta per molteplici motivi. Non è semplicemente il nostro primo spettacolo, ma è il racconto di due solitudini che si incontrano, si scoprono e condividono il loro essere: una donna che non esce più di casa, che ha ricreato un suo universo all’interno di quella che lei chiama “tomba privata”. Un uomo, altrettanto solo, che deciderà alla fine di condividere con lei una vita “normale”. Il mondo fuori, spiato da una piccola finestra è frenetico e pieno di delitti.

Quando lo replicammo l’ultima volta nel 2018 a L’Aquila, risuonava ancora nella memoria, nostra e degli spettatori, il tragico terremoto del 2009: le case diventate tombe, crollate, di fronte a quella catastrofe, con la paura di uscire e di ricominciare a vivere. Fu una replica magica in un luogo che cercava di ripartire e scrollarsi di dosso paure e distruzione, con la voglia di ripartire.

Poi nel febbraio del 2020 i primi casi Covid e la pandemia, le restrizioni che abbiamo vissuto e condiviso, le vittime di questo mondo, che tornava ad essere spiato, spietato, frenetico e pieno di “delitti”.  Il tempo trascorre, le cicatrici restano; le vittime ci lasciano e non ci resta che aggrapparci alla loro memoria e cercare di contribuire al fine di cambiare, seppur in minima parte, questa frenesia, questo mondo che fa sempre più paura, con le sue tragedie annunciate. È  un dovere di tutti, non solo in memoria di chi non c’è più, ma anche per i nostri figli e per chi, ancora su questa terra è come se fosse già andato altrove, in una tomba chiamata mondo.

Dopo cinque anni e mezzo di pausa, il Teatro dei Dis-occupati sembra abbia ritrovato il “filo che lo legava” a quanto dal 2009 (e già da 2002) era riuscito a costruire in quel di Roma. Il filo ritrovato costruisce un ponte con il Veneto, con Martellago ed i suoi abitanti, ma anche con Roma, dove la nostra Compagnia è nata, ha mosso i primi passi ed è cresciuta, lasciando in chi ci ha incontrati un piccolo segno, di reciproca vita.

Non sappiamo se questa opportunità di tornare in scena sarà il preludio di una ripresa artistica, con nuove date di vecchi spettacoli, seminari, laboratori o nuove produzioni. In ogni caso sarà un piacere affrontare nuovamente un palco, le prove nella nostra nuova casa a Martellago e sentire, ancora una volta, il pubblico intorno a noi.

Ed allora “MERDA MERDA MERDA” e proviamo a rientrare nei costumi di scena!

Monica Crotti & Massimo Cusato

“Vivere è percorrere il mondo
attraversando ponti di fumo;
quando si è giunti dall’altra parte
che importa se i ponti precipitano.
Per arrivare in qualche luogo
bisogna trovare un passaggio
e non fa niente se scesi dalla vettura
si scopre che questa era un miraggio”.

J.R.W.

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